venerdì 13 gennaio 2012

MILANO * 16 GENNAIO, «AREA C»: I PENSIONATI SI PREPARANO AL SIDECAR SHARING

Oggi mi ha scritto quel giargianella di Giuliano Pisapia. Poche, sentite righe per spiegare che l'Area C, che il 16 gennaio parte a Milano, è una genialata che mira a ridurre del 20-30% la congestione del traffico in centro. Maddài... E che quest'ulteriore chiusura della zona calda (abito proprio al limitare della medesima) con pedaggio di 5 euro per tutti, l'ha voluta il 79% dei milanesi, quindi anch'io, con referendum del 12 e 13 giugno. Sottotesto: quindi non scassare la uallera per i disagi, pirla! Sacrosanto.
Il sindaco - va detto - è uno che ama fare burle che neanche quelli di «Amici miei». Dopo che quel genio di Letizia Moratti, che l'ha preceduto, ha convinto tutti i milanesi a cambiare auto per rientrare nei parametri Euro qualcosa e poter circolare tranquilli, arriva lui e con un magico gancio al mento da ko, stabilisce il blocco per tutti, anche quelli con le Geox nuove o gli altri che hanno in posto macchina la Juke nuova di trinca (come il sottoscritto), a meno che non si sgancino i magici 5 euro giornalieri. Si salvano solo, come sempre, e giustamente, le moto. Con quelle si passa, e gratis, dappertutto. Il meraviglioso mondo di Pisapie non ha fatto una scelta di magnanimità. Sapeva bene che mettendo un blocco anche alle due ruote avrebbe rivissuto le Cinque giornate di Milano in chiave moderna. E poteva non essere così divertente.
Può darsi che il provvedimento pisapiano (si dirà così?) sia destinato a funzionare. Può darsi che mezzi pubblici e taxi - gli stessi che in questi giorni scioperano per le liberalizzazioni - vivranno dal 16 gennaio una nuova primavera. Può darsi che «Milano sia ormai pronta per i risciò», come sostiene l'amica Elisa Marchina detta Twilight, per via del pallore da Pm10. L'effetto che mi sembra più probabile, a breve, credo sarà la coda di pensionati con la minima davanti alle vetrine della Honda per comprarsi finalmente una Hornet da mille e una notte. Vecchietti che sgommano con la Triumph tirata a lucido fra i binari del tram pur di risparmiare 5 euro e arzilli ottuagenari in Harley Davidson in coda col numerino davanti alla Asl di competenza per l'esame della prostata. Le vecchiette più organizzate faranno una colletta all'Esselunga per comprare un sidecar da paura e avviare l'inedita pratica tutta meneghina del Sidecar Sharing. È Milano, bellezza.

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