"Nel 1960, quando un amico di famiglia, l'avvocato Oreste Casabuoni, commise il primo omicidio stradale, mio padre lo aiutò. Nel mio piccolo e nelle mie possibilità ho deciso di rispondere positivamente al seguente appello di Lele Mora".
Così, con un sms che arriva alla vigilia di Natale, Edoardo Raspelli manifesta la sua intenzione di aiutare il noto agente dei Vip finito in carcere dopo il crack della sua LM Management e indagato per "induzione e favoreggiamento della prostituzione" nel processo Ruby. Mora, l'anello debole della catena di un sistema molto più complesso, com'è noto ha inviato nei giorni scorsi a 700 personaggi dello spettacolo italiano - molti dei quali parte della sua ex scuderia, un sms con un accorato appello: «Sapete quale sarebbe il mio più grande regalo di Natale? Tornare assieme a tutti Voi... Se potete, aiutatemi a fare questo inviando un contributo a questo comitato “Gli amici di Lele Mora “ — c/c bancario iban: IT 93 Y... (causale donazione “gli amici di Lele Mora”)... Quando ho potuto, con voi ho condiviso business e divertimenti. Buon Natale... un amico Lele Mora».
Il critico gastronomico Raspelli, conduttore di Melaverde, è il primo a uscire allo scoperto pubblicamente, anche se non si conosce l'entità della donazione. Probabilmente altri, forse privatamente e in modo più discreto, avranno deciso di dare una mano a Mora. Ma intanto va registrata questa prima presa di posizione di certo controtendenza.
"Non mi ha mai invitato da nessuna parte - aggiunge Raspelli - ma solo fatto condurre una manifestazione per cui ho fatturato i miei soliti 5.000 euro. Mi fa pena che sia ridotto così e schifo che tutti i nani e le ballerine che lo circondavano e sfruttavano lo abbiano lasciato solo".
Così, con un sms che arriva alla vigilia di Natale, Edoardo Raspelli manifesta la sua intenzione di aiutare il noto agente dei Vip finito in carcere dopo il crack della sua LM Management e indagato per "induzione e favoreggiamento della prostituzione" nel processo Ruby. Mora, l'anello debole della catena di un sistema molto più complesso, com'è noto ha inviato nei giorni scorsi a 700 personaggi dello spettacolo italiano - molti dei quali parte della sua ex scuderia, un sms con un accorato appello: «Sapete quale sarebbe il mio più grande regalo di Natale? Tornare assieme a tutti Voi... Se potete, aiutatemi a fare questo inviando un contributo a questo comitato “Gli amici di Lele Mora “ — c/c bancario iban: IT 93 Y... (causale donazione “gli amici di Lele Mora”)... Quando ho potuto, con voi ho condiviso business e divertimenti. Buon Natale... un amico Lele Mora».
Il critico gastronomico Raspelli, conduttore di Melaverde, è il primo a uscire allo scoperto pubblicamente, anche se non si conosce l'entità della donazione. Probabilmente altri, forse privatamente e in modo più discreto, avranno deciso di dare una mano a Mora. Ma intanto va registrata questa prima presa di posizione di certo controtendenza.
"Non mi ha mai invitato da nessuna parte - aggiunge Raspelli - ma solo fatto condurre una manifestazione per cui ho fatturato i miei soliti 5.000 euro. Mi fa pena che sia ridotto così e schifo che tutti i nani e le ballerine che lo circondavano e sfruttavano lo abbiano lasciato solo".