Il flop di «Amici Miei – Come tutto ebbe inizio», il discusso film di
Neri Parenti con Christian De Sica, che aveva mobilitato le proteste del
popolo di Facebook, diventa una tesi di laurea in comunicazione e
spettacolo.
L’ha realizzata Alberto Zappadu, 25 anni, romano, laureando alla facoltà di Arti e Scienze dello Spettacolo all’Università La Sapienza di Roma. «La mia tesi» dice Zappadu «si intitola ''Amici Miei (1975)/Amici miei - Come tutto ebbe inizio (2011): analisi comparativa delle criticità di un modello produttivo italiano''. Raffronto, comparandoli, i vari aspetti del primo film della trilogia e il prequel realizzato da Filmauro. La conclusione tende a spiegare perchè un modello produttivo contemporaneo vincente tipicamente italiano (il cinepanettone) sia risultato un insuccesso nella ripresa di un altro prodotto che al suo tempo fu un successo di pubblico».
Contro il film di De Sica, alle prese ora con il nuovo cinepanettone, che già lo scorso Natale incontrò non poche difficoltà al botteghino, si schierò il gruppo di Facebook «Giù le mani da Amici miei: femiamo De Sica e il suo annunciato prequel» aperto da questo blog, che radunò più di 100 mila iscritti. Con un chiaro invito al boicottaggio del prequel. Il film si è rivelato uno tra i più grandi flop del cinema italiano nel rapporto costo/spettatori.
«È probabile che anche quest’azione popolare abbia contribuito non poco all’insuccesso» dice Zappadu proseguendo la sua analisi «ma penso che “Amici miei – Come tutto ebbe inizio” fosse a prescindere un’articolata summa di errori di scrittura, produzione e comunicazione, con i protagonisti che attribuirono frasi a Mario Monicelli morto, imbastirono una puntata promozionale di “Porta a porta” dopo l’uscita del film, prevista fra l’altro in un weekend lungo, per sfruttare più serate a disposizione con la pellicola ancora calda. Nonostante tutto questo, il pubblico l’ha completamente respinto. Un’operazione del genere, nel suo complesso, con le tutte le implicazioni mediatiche che ha avuto, credo meritasse di essere studiata».
L’ha realizzata Alberto Zappadu, 25 anni, romano, laureando alla facoltà di Arti e Scienze dello Spettacolo all’Università La Sapienza di Roma. «La mia tesi» dice Zappadu «si intitola ''Amici Miei (1975)/Amici miei - Come tutto ebbe inizio (2011): analisi comparativa delle criticità di un modello produttivo italiano''. Raffronto, comparandoli, i vari aspetti del primo film della trilogia e il prequel realizzato da Filmauro. La conclusione tende a spiegare perchè un modello produttivo contemporaneo vincente tipicamente italiano (il cinepanettone) sia risultato un insuccesso nella ripresa di un altro prodotto che al suo tempo fu un successo di pubblico».
Contro il film di De Sica, alle prese ora con il nuovo cinepanettone, che già lo scorso Natale incontrò non poche difficoltà al botteghino, si schierò il gruppo di Facebook «Giù le mani da Amici miei: femiamo De Sica e il suo annunciato prequel» aperto da questo blog, che radunò più di 100 mila iscritti. Con un chiaro invito al boicottaggio del prequel. Il film si è rivelato uno tra i più grandi flop del cinema italiano nel rapporto costo/spettatori.
«È probabile che anche quest’azione popolare abbia contribuito non poco all’insuccesso» dice Zappadu proseguendo la sua analisi «ma penso che “Amici miei – Come tutto ebbe inizio” fosse a prescindere un’articolata summa di errori di scrittura, produzione e comunicazione, con i protagonisti che attribuirono frasi a Mario Monicelli morto, imbastirono una puntata promozionale di “Porta a porta” dopo l’uscita del film, prevista fra l’altro in un weekend lungo, per sfruttare più serate a disposizione con la pellicola ancora calda. Nonostante tutto questo, il pubblico l’ha completamente respinto. Un’operazione del genere, nel suo complesso, con le tutte le implicazioni mediatiche che ha avuto, credo meritasse di essere studiata».