Una sberla non indifferente. Come segnala il sito CineBlog.it, nel primo giorno di programmazione nelle sale, «Vacanze di Natale a Cortina», della (poco) premiata ditta Neri Parenti-Christian De Sica-Aurelio De Laurentiis ha fatto registrare uno tra i punti più bassi nella storia cinepanettonara d'Italia.
Forse è ancora troppo presto per poterlo dire, ma siamo davvero vicini alla fine di un'epoca. La smunta paccottiglia di Neri Parenti - che viene dallo scivolone epocale di "Amici miei - Come tutto ebbe inizio" è stata stracciata dal secondo capitolo di "Sherlock Holmes" (650 mila euro), ha preso botte da "Il gatto con gli stivali" (266 mila) e un calcio nel sedere persino dal Leonardo Pieraccioni (che pare abbia confezionato finalmente una discreta commediola dopo anni di fotocopie) di "Finalmente la felicità" (254 mila). Nonostante l'incredibile battage pubblicitario, De Sica e Sabrina Ferilli si sono fermati il primo giorno al quarto posto, con 220 mila euro.
E' andata peggio soltanto allo splendido "Le idi di marzo" di George Clooney, che si è dovuto accontentare di 95 mila euro uscendo però con poche copie a fronte delle 200 del noioso trash movie di Filmauro, tra l'altro infarcito di product placement pubblicitari.
Le feste di Natale sono ancora lunghe, ma forse il cinepanettone sta mangiando il suo ultimo panettone.
Forse è ancora troppo presto per poterlo dire, ma siamo davvero vicini alla fine di un'epoca. La smunta paccottiglia di Neri Parenti - che viene dallo scivolone epocale di "Amici miei - Come tutto ebbe inizio" è stata stracciata dal secondo capitolo di "Sherlock Holmes" (650 mila euro), ha preso botte da "Il gatto con gli stivali" (266 mila) e un calcio nel sedere persino dal Leonardo Pieraccioni (che pare abbia confezionato finalmente una discreta commediola dopo anni di fotocopie) di "Finalmente la felicità" (254 mila). Nonostante l'incredibile battage pubblicitario, De Sica e Sabrina Ferilli si sono fermati il primo giorno al quarto posto, con 220 mila euro.
E' andata peggio soltanto allo splendido "Le idi di marzo" di George Clooney, che si è dovuto accontentare di 95 mila euro uscendo però con poche copie a fronte delle 200 del noioso trash movie di Filmauro, tra l'altro infarcito di product placement pubblicitari.
Le feste di Natale sono ancora lunghe, ma forse il cinepanettone sta mangiando il suo ultimo panettone.