martedì 8 novembre 2011

SERVIZIO PUBBLICO * E SE QUELLI DE «LE IENE» E «REPORT» SI METTESSERO A FARE POLITICA?


Di Lorenzo Sulmona

Mi piacciono le attività domestiche, come quella di sciacquare i piatti. Mi rilassa e mi permette di riflettere su quanto selezionato, anche inconsciamente, nella buona e cattiva tv vista e ascoltata in settimana. Riflettevo ieri sera sul seguente paradosso: e se domani al posto degli eletti (cosiddetti governanti, onorevoli o giuridicamente anche “il legislatore”) utilizzassimo, per esempio nelle commissioni parlamentari, dove si lavora su riforme, progetti e leggi, figure professionali e non del cosiddetto “servizio pubblico”, efficienti, competenti e di senso civico (e pratico soprattutto!) come i giornalisti di Report e Presa diretta, le IENE, gli inviati di Striscia la notizia o parte degli indignati intellettuali che riempiono le 8.000 agorà comunali?

Mi spiego meglio: a vedere l’impegno che ognuno di loro, persone comuni, ci mette nel ricercare, scovare, confrontare, domandarsi, valutare, ponderare, suggerire, spiegare, approfondire un determinato tema che sia truffa, spreco, legge o regolamento, comportamento umano o bisogno della collettività, si capisce al volo che in pochi mesi, giorni o addirittura ore potrebbero veramente modificare dalle piccole cose le speranze di cambiamento.
A volte ci si chiede (con vero misto di indignazione), come mai altri (la politica) non ci hanno pensato? Come mai altri non se ne sono accorti? Come è possibile che accadano queste cose sotto i nostri occhi?
Ebbene, si dice spesso, «ma la politica è diversa, è altra cosa, è scendere a compromessi, valutare le ricadute sulla collettività»; ecco, proprio perché la politica è altra cosa chiediamo che la facciano bene, ma altre persone, che ce la raccontano bene anche con una piccola telecamera in mano!
Quindi 10 puntate di Report, 10 Iene o 100 denunce in TV valgono più di mille poltrone elettorali d’antiquariato, credo!
Riappropriamoci della politica e consegnamola nelle mani di chi ha dimostrato di lavorare bene anche in TV.

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