L'11 novembre su Italia 1 torna Piero Chiambretti,
e in testa ha un motivo. Anzi, due. Fare da apripista mediatico al
nuovo album di Laura Pausini, ferma da due anni, e riguadagnare la scena
dopo aver pensionato il suo Chiambretti Night. Il programma si intitola Chiambretti
Muzik Show, e debutta omaggiando l'interprete romagnola che spopola nel
mondo. Fra gli ospiti pare si stia cercando di reclutare anche un
campione milanista, la sua squadra del cuore. "La Pausini - dice Tiberio
Fusco, fido autore del Pierino tv - mi ricorda la prima Carrà:
freschissima sul palco e meticolosa dietro le quinte. Partecipa a tutte
le riunioni, seria, col suo pc sulle gambe. Anche Piero è noto per la
sua pignoleria. In questo sono fratelli".
Chiambretti, Laura Pausini, contesissima anche da Fiorello, preferisce tornare in video chez Piero. Come mai?
"Fortuna
e stima reciproca hanno fatto la differenza. C'è l'uscita mondiale del
suo disco. Più che il debutto del mio nuovo show, sarà un evento su
misura".
Una specie di "Serata d'onore" alla Baudo, par di capire...
"Lanceremo il cd e omaggeremo con ospiti e la mia cifra televisiva questa regina del pop. Il Chiambretti Muzik Show vero e proprio inizierà a gennaio: 6/8 puntate".
E questo è un assaggio...
"Sì, e nasce da una costola del Chiambretti
Night. Però quello era notturno, venato di funky e di soul. Qui userò
la musica italiana e i suoi protagonisti come pretesto per parlare anche
di altre cose. Come fanno i cantautori, che tra le pieghe di un disco
rappresentano il loro mondo, o quel che vogliono far arrivare al
pubblico".
E lei, che cosa vuol fare arrivare?
"Informazione
e intrattenimento, cercando di catturare anche chi alla musica non è
interessato. Farò giochi di parole con la musica, e con quella spero di
dare emozioni. E poi ci sono io: non dico che ogni conduttore rifaccia
sempre lo stesso programma, ma lo stile è quello, c'è poco da fare".
Qualche anticipazione sugli ospiti.
"I nomi grossi italiani hanno detto sì. Per ora ne faccio tre: Baglioni, Venditti e Ligabue".
E i discografici, che cosa dicono?
"Con
tutti loro a giugno ho fatto una grande riunione programmatica. Sono
messi male. La pirateria, i download, hanno messo in ginocchio il
settore. Tant'è che ormai i cantanti guadagnano quasi solo sui
concerti... Però mi sembrano motivati a collaborare. Anche perché della
musica in tv è meglio non parlare".
No, parliamone...
"È
fatta solo di brevi ospitate del cantante che fa il suo pezzo sganciato
dal resto, oppure di gare, siano esse Sanremo o talent show. Non è
quello che mi interessa".
Tant'è che i programmi chiudono: "Star Academy" è stato un flop, altri, come Top of the Pops, sono abortiti...
"Quando
un programma chiude non fa mai piacere, ma questa situazione è figlia
di un certo inflazionamento e della frammentazione degli ascolti. C'è il
web, Youtube, le satellitari, che in genere per il 50% mandano in
replica cose già andate sulle generaliste. Ma questo fa male a tutti. E
la gente ormai ha capito che dopo il canale 7 del telecomando, dove di
solito si trova La7, ce ne sono altri 50".
Risultato?
"Una
volta quando un programma andava male, almeno potevi contare sul famoso
zoccolo duro. Ora non solo non c'è più lo zoccolo, ma neanche il
cavallo".
Al Chiambretti Muzik Show chi tornerà fra quelli del suo circo di personaggi?
"Nessuno. La verità è che ne voglio preservare alcuni per un eventuale ritorno del Chiambretti Night, più avanti. Non si può escludere. Se così non fosse, auguro loro il meglio".
In
compenso lei due mesi fa ha registrato un blitz alla Pausini in
esterna, come nei suoi anni d'oro, negli strani panni di suo fratello
Paolo. Che dovrebbe tornare...
"Deve essere messo ancora un po' a punto, ma sì, ci stiamo lavorando".
Il bilancio parziale del suo passaggio a Mediaset.
"Questo
è il posto migliore dove stare quando le cose vanno bene, e il peggiore
quando vanno male. Per ora non mi posso certo lamentare: sul Chiambretti Night mi hanno aiutato, c'è stato un grosso investimento, e si vedeva...".
E ora?
"Ora
i soldi sono proprio finiti, non c'è storia. Farò uno show di lustrini e
paillettes, ma nel segno dell'austerity. Ed è una sfida che mi stimola
la creatività, come ai tempi del divano di Raitre. E poi riaffronto dopo
10 anni la delicata prima serata di Italia 1. Quando entrai l'accordo
che avevo con Piersilvio Berlusconi era di tornare prima o poi al prime
time, e così è stato".
(TV SORRISI E CANZONI - NOVEMBRE 2011)