Non deve né può stupire la decisione di Giorgio Gori di lasciare Magnolia ed entrare in politica, probabilmente alla corte del rampante Matteo Renzi, il rottamatore toscano del Pd. Non può stupire perché Giorgio - "The Smiling Cobra", com'è noto nell'ambiente - da tempo scalpitava, stando border line con il potere, del quale il video è impastato. E da un po' mi dava l'idea di essersi stancato di quel giocattolo che tanto a lungo l'aveva divertito.
Gori è stato uno tra i migliori e più competenti facitori della televisione commerciale italiana. Fatta di share e rigorosi obiettivi d'ascolto. Un fiutatore di buoni format, da "Le iene" al "Grande Fratello", per arrivare a "L'isola dei famosi" e "X-Factor". A Canale 5 prima, e dopo la rottura con i vertici Mediaset al timone di Magnolia. Capace di creare squadra e macinare ascolti.
Ora che la tv è in evidente, drammatica crisi, priva di soldi e al minimo storico di idee, non restava che abbandonarla al proprio destino. E dedicarsi a nuovi e forse più stimolanti obiettivi. Una decisione più che comprensibile. Il malato, d'altra parte, è sotto la tenda a ossigeno. E a modo suo, Giorgio politica l'ha sempre fatta, da Richelieu del video.
Gori è stato uno tra i migliori e più competenti facitori della televisione commerciale italiana. Fatta di share e rigorosi obiettivi d'ascolto. Un fiutatore di buoni format, da "Le iene" al "Grande Fratello", per arrivare a "L'isola dei famosi" e "X-Factor". A Canale 5 prima, e dopo la rottura con i vertici Mediaset al timone di Magnolia. Capace di creare squadra e macinare ascolti.
Ora che la tv è in evidente, drammatica crisi, priva di soldi e al minimo storico di idee, non restava che abbandonarla al proprio destino. E dedicarsi a nuovi e forse più stimolanti obiettivi. Una decisione più che comprensibile. Il malato, d'altra parte, è sotto la tenda a ossigeno. E a modo suo, Giorgio politica l'ha sempre fatta, da Richelieu del video.