Non dite a Piero Marrazzo che il gruppo Gruppo Dermal, per pubblicizzare i macchinari destinati ai trattamenti per il rimodellamento del corpo per l'epilazione permanente e per la luce pulsata, ha ingaggiato il trans piu' bello del mondo, Efe Bal, al posto - vuole una leggenda che si immagina maliziosamente alimentata - di Claudia Schiffer.
Anche la pubblicità, ormai, si attacca al trans. Come tutti del resto, in un'economia stentata che vive di sommerso. In attesa che - come in questo caso - qualcosa riemerga. Magari da sotto panni. Lo spot è in onda in questi giorni su Sky, Mediaset e anche su Youtube. Vedi sotto.
E anche se l'operazione ha tutta l'aria dell'ennesima furbata per far parlare e quindi vendere, che cos'è del resto la pubblicità se non l'anima del commercio?
Non e' la prima volta che un trans soffia lo spot a una donna. Accadde gia' con la linea di cosmetici Viva Glam di Mac, che scelse come testimonial RuPaul al posto della dirompente e atletica ex bagnina di 'Baywatch' Pamela Anderson, fino ad arrivare ai giorni nostri. Riccardo Tisci, giovane designer della Maison di haute couture francese Givenchy per la campagna della collezione autunno-inverno 2011
ha arruolato la transessuale Lea T. Nemmeno il piu' 'maschile' settore automobilistico e' rimasto indifferente a questo trend: ultimamente Seat ha ingaggiato Vladimir Luxuria tra i volti del nuovo spot della Ibiza. In seguito altri brand hanno scelto transessuali come volti delle proprie campagne. Tra le tante
quello di una nota marca di epilatori che sfrutta la proverbiale intolleranza al dolore tipicamente maschile, mostrando il protagonista proprio nell'atto di depilarsi le gambe, o quello di una compagnia di navigazione del sud Italia,
che, di fianco all'immagine di una drag-queen, sottolinea
l'"equivoco" con il claim "Be TRANSported".
Anche la pubblicità, ormai, si attacca al trans. Come tutti del resto, in un'economia stentata che vive di sommerso. In attesa che - come in questo caso - qualcosa riemerga. Magari da sotto panni. Lo spot è in onda in questi giorni su Sky, Mediaset e anche su Youtube. Vedi sotto.
E anche se l'operazione ha tutta l'aria dell'ennesima furbata per far parlare e quindi vendere, che cos'è del resto la pubblicità se non l'anima del commercio?
Non e' la prima volta che un trans soffia lo spot a una donna. Accadde gia' con la linea di cosmetici Viva Glam di Mac, che scelse come testimonial RuPaul al posto della dirompente e atletica ex bagnina di 'Baywatch' Pamela Anderson, fino ad arrivare ai giorni nostri. Riccardo Tisci, giovane designer della Maison di haute couture francese Givenchy per la campagna della collezione autunno-inverno 2011
ha arruolato la transessuale Lea T. Nemmeno il piu' 'maschile' settore automobilistico e' rimasto indifferente a questo trend: ultimamente Seat ha ingaggiato Vladimir Luxuria tra i volti del nuovo spot della Ibiza. In seguito altri brand hanno scelto transessuali come volti delle proprie campagne. Tra le tante
quello di una nota marca di epilatori che sfrutta la proverbiale intolleranza al dolore tipicamente maschile, mostrando il protagonista proprio nell'atto di depilarsi le gambe, o quello di una compagnia di navigazione del sud Italia,
che, di fianco all'immagine di una drag-queen, sottolinea
l'"equivoco" con il claim "Be TRANSported".