lunedì 26 settembre 2011

SOSPESO «BAILA!», INIZIERA' L'ERA DELL'IGIENE DEL FORMAT?

Non avendo visto «Baila!» (che doveva debuttare questa sera su Canale 5 ma è stato sospeso dal giudice, che ha ravvisato nel programma il plagio di «Ballando con le stelle» di Raiuno), non so dire se la decisione fosse giusta o meno. Ma immagino che la Legge abbia agito con coscienza, basandosi su riscontri oggettivi. Quel che so con certezza è che un po' di «igiene» del format televisivo, in Italia, non guasta. Oltre a programmi che risalgono al paleolitico, siamo di fronte sempre più spesso a trite scopiazzature di formule vincenti. Sin dai tempi de «I fatti vostri», ripreso da Gerry Scotti con il titolo di «Ore 12», per arrivare al recente «Io canto», sempre di Scotti, che sembra avere più di un debito nei confronti di «Ti lascio una canzone», il programma di Antonella Clerici con i baby cantanti (che a sua volta somigliava non poco a «Canzoni sotto l'albero»), nella nostra tv va di moda ispirarsi. O a volte, sfacciatamente, clonare. Anche il «Forum» di Rita Dalla Chiesa (Retequattro) è diventato su Raiuno «Verdetto finale», con Veronica Maya. Ma gli esempi potrebbero continuare quasi all'infinito. Povertà di idee o scarsa voglia di rischiare? Entrambe le cose.
Stavolta hanno perso Endemol, Canale 5 e Barbara D'Urso, e ha vinto la caparbietà di Milly Carlucci, un vero terminator col sorriso da Geisha. Che ha difeso con gli artigli la propria creatura. Appoggiata dalla Rai, quasi come se la concorrenza in video oggi esistesse veramente. Cose che commuovono.
Quel che non si capisce è come mai il regista di «Baila!», Roberto Cenci, ai tempi della gestazione del progetto, ne parlasse in questi termini: «Sto lavorando a una sorta di talent per aspiranti showgirl». Qualcosa che all'apparenza era molto diverso dal prodotto poi bloccato dal giudice. Ma forse l'idea originale di Cenci è stata accantonata strada facendo.
Ora non resta che una domanda: dopo il gesto coraggioso (e premiato) di Milly Carlucci, inizierà la resa dei conti? La guerra di cause e controcause per arrivare a ristabilire un po' di originalità fra gli show delle nostre antenne? Non contiamoci troppo...

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