(NELLA FOTO, TRATTA DAL SITO IVID.IT, GUIDO PRUSSIA) |
Nel 1998, in un articolo scritto per il Giornale, definii Prussia un personaggio che a mio avviso aveva televisivamente «l'appeal del playboy di Cesenatico». Il conduttore abituato a viaggiare per gli States a quanto pare se la prese parecchio e su un suo sito oggi irrintracciabile, Hotelcalifornianews.com, scrisse un pezzo a me dedicato intitolato «Musica maestro». Quello scritto conteneva molte espressioni che ritenni a dir poco insultanti nei miei confronti. Decisi quindi di querelarlo.
Dopo tutto il lungo iter processuale, durante il quale Prussia risultò contumace, il Tribunale di Milano, prima sezione civile, nella persona del giudice Domenico Bonaretti, depositò (il 15 marzo 2004) una sentenza esecutiva di condanna nei confronti di Prussia con risarcimento danni da diffamazione. 4.000 euro, più il rimborso delle spese legali, che ammontavano a 2.784,92 euro. Un totale di 6.784,92 euro. Cifra - oggi va ricalcolata esattamente «con gli interessi legali dalla sentenza al saldo», ma siamo attorno agli 8000 euro - che da allora Guido Prussia non ha mai ritenuto di pagare. Vi terrò periodicamente informati sugli sviluppi di questa che storia che mi vede coinvolto direttamente.