Natalia ne ha fatta... di Estrada. Gioco di parole un po' scontato per una donna che - invece - non è certo da saldo. Grintosa e determinata, sin da ragazza Natalia Estrada ha preso il coraggio a quattro mani, riuscendo a ottenere quasi sempre ciò che voleva. Anche quando le difficoltà da superare - accade a tutti noi - si accumulavano come le intricate trame di una puntata di "Sentieri". L' unica, spesso, è indossare la solita maschera - magari quella di Lara Croft, corazzata eroina del videogioco del momento - e tornare a combattere la vita di tutti i giorni.
Natalia, quando ha avuto lo stesso coraggio di Lara?
"La mia è sempre stata una vita avventurosa. Ad appena 18 anni sono partita da sola da Gijon, piccolo centro della Spagna, per lasciare la bambagia familiare e andare a Madrid a imparare danza. Poi negli hobby: ho fatto rafting nei fiumi, lanci col bungee-jumping e per due anni parapendio, uno sport pericoloso. Ho smesso quando, dopo un lancio dal Monte Bianco, sono stata risucchiata come una particella di polvere dalle nuvole di una tempesta in formazione. Me la sono vista brutta".
E con l' altro sesso? È una mangiatrice d' uomini?
"Ma nooo... Era l' immagine sbagliata che all'inizio si aveva di me, della spagnola aperta e disinibita. Io sono tutt' altro. L'unica cosa che divoro è il cibo: dalla fonduta alla pasta e fagioli, dai würstel con crauti alla trippa alla fiorentina. Lì sì che ci vado giù pesante".
Eppure al "Costanzo show", pochi anni fa, dichiarò di aver avuto una trentina di fidanzati. Uno e mezzo all'anno. Roba da Guinness dei primati...
"Eh, vabbè, ma li ho contati dai tempi dell' asilo: dai primi documenti fotografici che mi vedevano con un altro bimbo, a quattro anni, mettendoci anche cottarelle e simpatie. E poi ho giocato sulle cifre sapendo che la cosa avrebbe fatto clamore. E ha funzionato, se tu oggi ti ricordi ancora".
Touché. Esiste un uomo che le abbia detto no?
"Sono sempre riuscita a conquistare chi mi interessava sedurre. Oddio, qualcuno mi è scappato, ma preferisco ricordare i trionfi, più che gli insuccessi. E poi, se vedo che uno non è minimamente interessato, mica insisto".
Lei, show-girl, e il suo attuale compagno, Valeriano Longoni, ballerino. Un classico del genere. Perché non un impiegato di banca?
"Non frequento le banche... Poteva essere un macellaio, ma non vado a fare la spesa. O un commercialista, da sentire al telefono. Ma non credo negli amori stile 144. Alla fine è più facile trovare affinità con persone che si frequentano tutti i giorni, nel lavoro".
Quali terribili prove deve affrontare un uomo per conquistarla?
"Anzitutto il bagno in una vasca di coccodrilli... Scherzi a parte, a un uomo chiedo: rispetto, amore, coccole. E poi che non si rilassi, che non creda di avermi conquistata per sempre".
Tra questi film - "Voglia di tenerezza", "Nikita" e "Tutti pazzi per Mary" - quale la rappresenta di più?
"Alla fin fine direi "Voglia di tenerezza"".
Avrei scommesso su "Nikita"...
"Lo so, lo credono in molti, ma al di là della maschera che spesso si indossa, anch' io ho bisogno di dolcezza".
Da uno a dieci, quale voto si darebbe?
"Direi sette e mezzo: si può sempre migliorare...". Modesta. Dato lo standard elevato, restano in realtà pochi margini di miglioramento.
(TV SORRISI E CANZONI - APRILE 1999)
Natalia, quando ha avuto lo stesso coraggio di Lara?
"La mia è sempre stata una vita avventurosa. Ad appena 18 anni sono partita da sola da Gijon, piccolo centro della Spagna, per lasciare la bambagia familiare e andare a Madrid a imparare danza. Poi negli hobby: ho fatto rafting nei fiumi, lanci col bungee-jumping e per due anni parapendio, uno sport pericoloso. Ho smesso quando, dopo un lancio dal Monte Bianco, sono stata risucchiata come una particella di polvere dalle nuvole di una tempesta in formazione. Me la sono vista brutta".
E con l' altro sesso? È una mangiatrice d' uomini?
"Ma nooo... Era l' immagine sbagliata che all'inizio si aveva di me, della spagnola aperta e disinibita. Io sono tutt' altro. L'unica cosa che divoro è il cibo: dalla fonduta alla pasta e fagioli, dai würstel con crauti alla trippa alla fiorentina. Lì sì che ci vado giù pesante".
Eppure al "Costanzo show", pochi anni fa, dichiarò di aver avuto una trentina di fidanzati. Uno e mezzo all'anno. Roba da Guinness dei primati...
"Eh, vabbè, ma li ho contati dai tempi dell' asilo: dai primi documenti fotografici che mi vedevano con un altro bimbo, a quattro anni, mettendoci anche cottarelle e simpatie. E poi ho giocato sulle cifre sapendo che la cosa avrebbe fatto clamore. E ha funzionato, se tu oggi ti ricordi ancora".
Touché. Esiste un uomo che le abbia detto no?
"Sono sempre riuscita a conquistare chi mi interessava sedurre. Oddio, qualcuno mi è scappato, ma preferisco ricordare i trionfi, più che gli insuccessi. E poi, se vedo che uno non è minimamente interessato, mica insisto".
Lei, show-girl, e il suo attuale compagno, Valeriano Longoni, ballerino. Un classico del genere. Perché non un impiegato di banca?
"Non frequento le banche... Poteva essere un macellaio, ma non vado a fare la spesa. O un commercialista, da sentire al telefono. Ma non credo negli amori stile 144. Alla fine è più facile trovare affinità con persone che si frequentano tutti i giorni, nel lavoro".
Quali terribili prove deve affrontare un uomo per conquistarla?
"Anzitutto il bagno in una vasca di coccodrilli... Scherzi a parte, a un uomo chiedo: rispetto, amore, coccole. E poi che non si rilassi, che non creda di avermi conquistata per sempre".
Tra questi film - "Voglia di tenerezza", "Nikita" e "Tutti pazzi per Mary" - quale la rappresenta di più?
"Alla fin fine direi "Voglia di tenerezza"".
Avrei scommesso su "Nikita"...
"Lo so, lo credono in molti, ma al di là della maschera che spesso si indossa, anch' io ho bisogno di dolcezza".
Da uno a dieci, quale voto si darebbe?
"Direi sette e mezzo: si può sempre migliorare...". Modesta. Dato lo standard elevato, restano in realtà pochi margini di miglioramento.
(TV SORRISI E CANZONI - APRILE 1999)