martedì 5 luglio 2011

LORELLA CUCCARINI * «TINTO BRASS SUL MIO FONDOSCHIENA: È UNA PARADISIACA VISIONE»

ROMA - Rischiava di debuttare ad Hollywood con gli orecchioni. No, non con la parotite. Proprio con gli orecchioni, quelli a punta, caratteristica dei "vulcaniani", i personaggi di Star Trek. Invece Lorella Cuccarini è stata chiamata dai vertici della Paramount pictures ad interpretare il ruolo di una principessa nella prossima puntata della saga cinematografica. Il 9, 10 e 11 giugno la show-girl più amata dagli italiani sarà negli States per le riprese. Star Trek è un mito non solo negli Usa: il primo film uscì nel '79, nato da una costola dell'omonima serie televisiva ideata da Gene Roddember.

Ma com'è arrivata la Cuccarini nella mecca del cinema, alla corte del nono sequel di Star Trek?
"Lo so, sembra un pesce d'aprile - annuisce Lorella - ma non è così. Ancora non ci posso credere. Mentre interpretavo il ruolo di Sandy nel musical Grease mi ha notata Giovanni Pedde, responsabile di Paramount per l'Europa. Cercavano due volti, uno italiano ed uno spagnolo, per altrettanti ruoli. Avevano mandato in America anche alcune cose mie su videocassetta, a mia insaputa, e due settimane fa è arrivato l'ok".
Ma parlerà o sarà solo una presenza muta con tanto di orecchie a punta?
"Niente orecchie a punta, lì non sono vulcaniana. E nessuna battuta, è il classico walk-on, una passeggiata, come chiamano in America questi camei. Io e la mia collega siamo due principesse bellissime che incontrano il capitano Picard quando atterra su un pianeta sconosciuto".
Non sarà che gli americani l'avevano notata prima, nella parodia di Star Trek che fa a Paperissima con Marco Columbro? 
"Lì sì che avevo gli orecchioni... (ride). Per forza, facevo il dottor Spock e non è escluso che da ottobre, quando riprenderemo il programma, lo rifaccia. Se mi avessero vista lì forse non mi avrebbero presa. una piccola cosa ma sentivo che era una follia lasciar partire questo treno".
Hai visto mai, 'sti americani... E se la notassero facendo di lei la risposta italiana a Sharon Stone?
"Per carità, in America avrei troppa concorrenza. Per giunta da parte di tipe rifatte, dunque messe molto meglio di me. Mi accontento di questa cosa. L'unico rammarico è lasciare per tre giorni Grease, che è alla duecentesima replica".
Prima, a parte la fiction Piazza di Spagna, del '91, aveva mai fatto cinema? 
"Di fiction ne ho rifiutate tante. Eppure pensi, dal cinema non avevo mai avuto proposte, se si eccettua una chiamata di Tinto Brass alcuni anni anni fa, mai presa in considerazione. Ogni volta che mi incontra dice che il mio fondoschiena gli richiama paradisiache visioni".

(IL GIORNALE - MAGGIO 1998)

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