Il suo vero nome non lo sa nessuno, o quasi, ma a San Francisco, nei dintorni del mitico Pier 39 (ma lo trovi più spesso verso il molo 47), è famosissimo come "The Bush Man", ovvero "L'uomo cespuglio". Si piazza ben nascosto tra improvvisate frasche ai bordi del passaggio pedonale, quello dello shopping più frenetico e distratto dei negozietti da turista fai da te, e all'improvviso, allungando la mano - e quindi le foglie - verso il malcapitato o la sfortunata di passaggio, crea una frazione di secondo di autentico spavento in modalità candid camera. In pochissimo tempo si crea un capanello di curiosi che non vede l'ora di gustarsi lo scherzo ai successivi passanti, e le banconote da un dollaro o più fioccano nella lattina di The Bush Man. L'uomo in se è anche anquanto incazzoso, perché mal sopporta fotografie e riprese video, che devono comunque essere ben compensate: scordatevi gli spiccioli. Altrimenti partono gli "ass hole", i ""fuck you e altre amenità. Su questo aspetto l'uomo cespuglio scherza poco.
L'ho visto lavorare per mezz'ora buona, e posso assicurare che con l'impegno di un giorno guadagna più me. Immaginate la stessa attività agreste trasportata a Rimini, Riccione o in qualche nostra località di villeggiatura. Un modo divertente di combattere la disoccupazione. Molto meglio delle ormai abusate statue viventi.
L'ho visto lavorare per mezz'ora buona, e posso assicurare che con l'impegno di un giorno guadagna più me. Immaginate la stessa attività agreste trasportata a Rimini, Riccione o in qualche nostra località di villeggiatura. Un modo divertente di combattere la disoccupazione. Molto meglio delle ormai abusate statue viventi.