di Lucia Giulia Picchio
Mi presento all'ingresso con l'invito che mi ha passato la mia amica giornalista televisiva e mi fanno entrare a razzo, scortata da una pierre che prontamente mi chiede dove abbia l'operatore. E già, dove ce l'ho l'operatore? E' in ritardo... mi raggiunge a minuti. Le farà il mio nome, lo faccia passare. Entro e, ad accogliermi, la solita fiera delle magre. Ma quelle grasse non ce le invitano alle sfilate?
A dire il vero una ce n'è (peserà all'incirca una novantina di chili) e si è seduta davanti a me, nel posto riservato a Randi Ingerman e al volo imbosca in borsa il delizioso pacchettino d'argento destinato alla vip. Grande disinvoltura e..faccia come il sedere. Un sedere, penso tra me e me, che difficilmente troverà spazio nel gadget destinato a donna di tutt'altra stazza. L'ho pensato fino a quando...non mi sono impossessata anche io di quello di Jennifer Rodriguez, anche lei destinata a sedersi davanti a me, ma presumibilmente impegnata su altri fronti per questo pomeriggio. Prendo in mano il pacchettino e subito intuisco che il contenuto era ben più pesante di un capo di lingerie. E "pesante" è la parola giusta. All'interno della scatola, un incantevole posacenere quadrato e concavo in simil cristallo, per metà pitonato in marrone e per l'altra metà satinato chiaro con scaglie d'oro in rilievo.Ad impreziosire il tutto una deliziosa pecetta in argento con inciso e smaltato Seduzioni Valeria Marini. Neppure la bomboniera di matrimonio di Nino D'Angelo doveva arrivare a tanto. La giusta punizione per chi, come me e la signora over size, si impossessa dei gadget altrui.
In verità io non me ne sono impossessata ma ne sono stata omaggiata da una addetta dello staff che deve avermi scambiata per qualcun'altro visto che mi ha pure invitata a spostarmi in prima fila nel posto di Beppe Convertini che, quando è arrivato, è dovuto andare a sedersi da un'altra parte.
Dulcis in fundo, un siparietto stracafonal: l'entrata trionfale verso le 17 e 20 ( l'invito era per le 16 e 30) di Lady Tata e Costantino, entrambi con cappello e occhiali scuri. Così trionfale che a confronto, la Marini, quando è uscita in passerella con le sue modelle, sembrava una che passava di lì per caso.
P.S. La sfilata mi è piaciuta abbastanza, peccato mi aspettassi di vedere una collezione di intimo. Ma, non era la Marini quella dei reggiseni e i perizomi tempestati di brillanti?
Mi presento all'ingresso con l'invito che mi ha passato la mia amica giornalista televisiva e mi fanno entrare a razzo, scortata da una pierre che prontamente mi chiede dove abbia l'operatore. E già, dove ce l'ho l'operatore? E' in ritardo... mi raggiunge a minuti. Le farà il mio nome, lo faccia passare. Entro e, ad accogliermi, la solita fiera delle magre. Ma quelle grasse non ce le invitano alle sfilate?
A dire il vero una ce n'è (peserà all'incirca una novantina di chili) e si è seduta davanti a me, nel posto riservato a Randi Ingerman e al volo imbosca in borsa il delizioso pacchettino d'argento destinato alla vip. Grande disinvoltura e..faccia come il sedere. Un sedere, penso tra me e me, che difficilmente troverà spazio nel gadget destinato a donna di tutt'altra stazza. L'ho pensato fino a quando...non mi sono impossessata anche io di quello di Jennifer Rodriguez, anche lei destinata a sedersi davanti a me, ma presumibilmente impegnata su altri fronti per questo pomeriggio. Prendo in mano il pacchettino e subito intuisco che il contenuto era ben più pesante di un capo di lingerie. E "pesante" è la parola giusta. All'interno della scatola, un incantevole posacenere quadrato e concavo in simil cristallo, per metà pitonato in marrone e per l'altra metà satinato chiaro con scaglie d'oro in rilievo.Ad impreziosire il tutto una deliziosa pecetta in argento con inciso e smaltato Seduzioni Valeria Marini. Neppure la bomboniera di matrimonio di Nino D'Angelo doveva arrivare a tanto. La giusta punizione per chi, come me e la signora over size, si impossessa dei gadget altrui.
In verità io non me ne sono impossessata ma ne sono stata omaggiata da una addetta dello staff che deve avermi scambiata per qualcun'altro visto che mi ha pure invitata a spostarmi in prima fila nel posto di Beppe Convertini che, quando è arrivato, è dovuto andare a sedersi da un'altra parte.
Dulcis in fundo, un siparietto stracafonal: l'entrata trionfale verso le 17 e 20 ( l'invito era per le 16 e 30) di Lady Tata e Costantino, entrambi con cappello e occhiali scuri. Così trionfale che a confronto, la Marini, quando è uscita in passerella con le sue modelle, sembrava una che passava di lì per caso.
P.S. La sfilata mi è piaciuta abbastanza, peccato mi aspettassi di vedere una collezione di intimo. Ma, non era la Marini quella dei reggiseni e i perizomi tempestati di brillanti?