L'aver fatto entrare in extremis l'ottimo Pirlo, non ci ha evitato una solenne figura da pirla in questi Mondiali 2010 consumatisi in Sudafrica. Tutto è stato vano. Delusione. Amarezza. Senso di impotenza. Improperi sparsi all'indirizzo di un atterrito Marcello Lippi, che all'esordio ha fatto un po' il figo senza poterselo permettere. Come Costantino Vitagliano ai tempi.
Neppure contro la Slovacchia siamo riusciti a imporci (forse le avremmo prese anche dallo Zimbabwe o da un dopolavoro ferroviario), e torniamo inesorabilmente a casa umiliati e derisi. Un'Italia imbarazzante, nonostante un goal di Di Natale al 36° del secondo tempo - e un altro di Quagliarella nei supplementari - ci abbiano dato per un istante l'illusione della salvezza. Oggi le vuvuzelas, suonano a morto.