Celebrare i primi dieci anni, per l’Acquario di Cattolica significa anche rendere omaggio a quei “mitici e magici” beniamini marini, simboli indiscussi della sua notorietà. Non solo squali, tartarughe, razze e nuovi animali esotici come camaleonti o gli attesissimi Pinguini da spiaggia in arrivo nel mese di giugno, ma anche spettacolari specie marine che vanno ad impreziosire il percorso Blu, con oltre 100 vasche rappresentative di tutti i mari del Pianeta.
venerdì 14 maggio 2010
CATTOLICA * ALL'ACQUARIO MURENE VERDI E PINGUINI DA SPIAGGIA (UN'ESTATE DA PAURA)
Sono appena arrivate le Murene Verdi all’ Acquario di Cattolica.
Celebrare i primi dieci anni, per l’Acquario di Cattolica significa anche rendere omaggio a quei “mitici e magici” beniamini marini, simboli indiscussi della sua notorietà. Non solo squali, tartarughe, razze e nuovi animali esotici come camaleonti o gli attesissimi Pinguini da spiaggia in arrivo nel mese di giugno, ma anche spettacolari specie marine che vanno ad impreziosire il percorso Blu, con oltre 100 vasche rappresentative di tutti i mari del Pianeta.
Da poche settimane si possono ammirare 3 grandi Murene Verdi (Gymnothorax funebris) lunghe circa 1 metro e mezzo; è una delle più grandi specie di murene esistenti al mondo, possono raggiungere i due metri e mezzo e superare i 30 kg di peso. In natura popola l’ Oceano Atlantico, (dal New Jersey fino al Brasile, compreso il Golfo del Messico) .
Le Murene Verdi, così chiamate per la colorazione della pelle verde acceso, (ma che può sfumare nel giallastro o nel marrone), incutono spesso terrore per via della loro espressione aggressiva e per il movimento involontario delle mandibole che le porta ad aprire e chiudere la bocca in maniera ritmica e scoprire continuamente i denti ben appuntiti. In realtà questo movimento serve solo per coordinare la respirazione, quindi niente paura! Come per tutte le specie marine e terrestri, non bisogna basarsi sulla prima impressione, ma trattarle con rispetto e nessuno sarà aggredito.
Per questo loro atteggiamento, fin dall’antichità questi esemplari ricchi di fascino e di mistero hanno avuto una cattiva fama, in parte priva di fondamento. Le leggende raccontano che gli antichi Romani, le utilizzassero per abbellire le loro ville inserendole in antichi murenari, sorte di acquari primordiali e si racconta che nutrissero le Murene dei loro vivai con gli schiavi, ma era solo per terrorizzarli, poiché le Murene invece sono ghiotte di pesci, di crostacei e di polpi.
Celebrare i primi dieci anni, per l’Acquario di Cattolica significa anche rendere omaggio a quei “mitici e magici” beniamini marini, simboli indiscussi della sua notorietà. Non solo squali, tartarughe, razze e nuovi animali esotici come camaleonti o gli attesissimi Pinguini da spiaggia in arrivo nel mese di giugno, ma anche spettacolari specie marine che vanno ad impreziosire il percorso Blu, con oltre 100 vasche rappresentative di tutti i mari del Pianeta.
Da poche settimane si possono ammirare 3 grandi Murene Verdi (Gymnothorax funebris) lunghe circa 1 metro e mezzo; è una delle più grandi specie di murene esistenti al mondo, possono raggiungere i due metri e mezzo e superare i 30 kg di peso. In natura popola l’ Oceano Atlantico, (dal New Jersey fino al Brasile, compreso il Golfo del Messico) .
Le Murene Verdi, così chiamate per la colorazione della pelle verde acceso, (ma che può sfumare nel giallastro o nel marrone), incutono spesso terrore per via della loro espressione aggressiva e per il movimento involontario delle mandibole che le porta ad aprire e chiudere la bocca in maniera ritmica e scoprire continuamente i denti ben appuntiti. In realtà questo movimento serve solo per coordinare la respirazione, quindi niente paura! Come per tutte le specie marine e terrestri, non bisogna basarsi sulla prima impressione, ma trattarle con rispetto e nessuno sarà aggredito.
Per questo loro atteggiamento, fin dall’antichità questi esemplari ricchi di fascino e di mistero hanno avuto una cattiva fama, in parte priva di fondamento. Le leggende raccontano che gli antichi Romani, le utilizzassero per abbellire le loro ville inserendole in antichi murenari, sorte di acquari primordiali e si racconta che nutrissero le Murene dei loro vivai con gli schiavi, ma era solo per terrorizzarli, poiché le Murene invece sono ghiotte di pesci, di crostacei e di polpi.
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