1924. Michael Nicholas Salvatore Bongiorno nasce a New York il 26 maggio, figlio di un avvocato italo-americano (Philip) e di una torinese (Enrica Carello) di buona famiglia. Due comuni siciliani, Mezzojuso e Campofelice di Fitàlia, si contendono la paternità dei suoi avi.
1930. Insieme con mamma, si trasferisce a Torino, con l’intenzione di restare appena qualche mese. Resterà per 15 anni.
1934. Il divorzio dei suoi genitori lo segna indelebilmente.
1942. Inizia a collaborare come «galoppino» (seguiva gli allenamenti di Torino e Juventus) con la redazione sportiva del quotidiano «La stampa». Il primo articolo (5 maggio 1943) lo firma come Mickey Bongiorno. Compenso: 200 lire.
1943. Quando i tedeschi occupano l’Italia, si nasconde nel paesino di Sauze d’Oulx (To), e - armato - inizia ad aiutare i partigiani. Il 22 aprile 1944 viene catturato e malmenato dalla Gestapo. Evita la fucilazione ma viene rinchiuso e interrogato a San Vittore (cella 89). In infermeria, conosce Indro Montanelli. Prima di essere liberato, nel gennaio ‘45, grazie a uno scambio fra prigioneri tedeschi e americani, transita in tre campi di concentramento: Gries, Reichenau e Spittal.
1946. Rientrato negli Stati Uniti, inizia a lavorare a New York per l’emittente radiofonica «Voice of America». È la prima volta che incontra un microfono.
1948. Si sposa per la prima volta, a New York, con la cantante lirica Rosalia Maresca. Il loro amore finisce nel 1952.
1954. Il 3 gennaio torna in Italia e inizia a lavorare per la Rai, conducendo il primo programma d’attualità: «Arrivi e partenze». In radio, Vittorio Veltroni, padre di Walter, gli affida il quiz «Il motivo in maschera».
1955. Debutta con «Lascia o raddoppia?», il primo telequiz italiano, che conduce fino al 1959. Un successo (e un fenomeno di costume) al di là di ogni previsione. Si fa notare per le prime gaffes.
1956. Recita, interpretando se stesso, nel film «Totò, lascia o raddoppia?». In quegli anni non riesce a sottrarsi neppure alle lusinghe di alcuni editori di fotoromanzi.
1960. Con Enzo Tortora e Renato Tagliani vara «Campanile sera». Il primo gioco tv «interattivo», che dà cioè la possibilità di partecipare anche al pubblico a casa.
1963. Lancia «La fiera dei sogni» e conduce il suo primo Festival di Sanremo. È amato e discusso. Umberto Eco nel suo «Diario minimo» pubblica un capitolo dedicato alla «Fenomenologia di Mike Bongiorno».
1966. La tv inizia a rendere. Compra uno yacht da 20 metri attrezzato per le immersioni subacquee nelle isole Eolie. A Vulcano si fa costruire una villa circondata da sabbia nera sottilissima. È il suo rifugio.
1968. L’11 ottobre sposa a Parigi la pubblicitaria Annarita Torsello, conosciuta sul set di alcuni spot per il detersivo Dash. Il suo secondo matrimonio dura appena due anni.
1970. Sul secondo canale Rai lancia «Rischiatutto», adattamento del format Usa «Jeopardy!». Al regista intima: «Fiato alle trombe, Turchetti!». È il quiz più importante nella storia della televisione italiana. Durante la 24ª puntata nasce la «leggenda metropolitana» sulla sua gaffe forse più famosa: «Ahi ahi ahi, signora Longari, lei mi è caduta sull’uccello!». Frase che Mike in realtà non ha mai pronunciato e che - curiosamente - è diventata un simbolo.
1972. Il 24 marzo, a Chelsea (Londra) si celebra il suo terzo matrimonio, con Daniela Zuccoli, modella, 26 anni di differenza d’età, incontrata per caso in un ristorante milanese e rivista l’anno successivo a Capri. «Un colpo di fulmine» dice. Il primo figlio, Michele, nasce a Milano il 21 agosto.
1974. Interpreta se stesso nel film di Ettore Scola «C’eravamo tanto amati».
1976. Il 4 aprile nasce a Milano il suo secondo figlio, Nicolò. Sulla vetta del Cervino (record di permanenza: 3 ore), gira il leggendario spot della Grappa Bocchino.
1977. Lancia il quiz «Scommettiamo», ed è costretto a condividere lo studio 3 della Fiera di Milano con «Portobello». Al ristorante «44» di Milano accetta di incontrare l’imprenditore Silvio Berlusconi, che gli prospetta l’inizio di una collaborazione nelle sue nascenti tv commerciali.
1979. Rispolvera «Lascia o raddoppia?» e a Salsomaggiore vince il suo primo Telegatto. Complessivamente, ne porterà a casa 20. Anche se per vezzo e orgoglio ne ha sempre dichiarati 22.
1980. Presenta «Flash» per la Rai, ma poi cede al lungo corteggiamento di Berlusconi (che fa recapitare a Mike anche un enorme cesto di rose per la moglie Daniela, mentre i due si trovano in vacanza ad Acapulco) e debutta su TeleMilano 58 con «I sogni nel cassetto», in onda da uno scantinato di Milano 2. Il suo cachet passa da 900 mila lire a puntata a 600 milioni l’anno.
1981. Conduce «Bis» su Canale 5 e inizia ormai arrembante la sua seconda vita professionale. L’anno dopo lascia ufficialmente la Rai dopo 25 anni. Nel giro di poche stagioni arrivano «Superflash» (1982), «Pentatlon» (1985) e «TeleMike» (1986).
1983. Interpreta se stesso nel film «Sogni mostruosamente proibiti», con Paolo Villaggio.
1987. Viene nominato vicepresidente Fininvest.
1989. Il 5 settembre nasce a Milano il suo terzo figlio, Leonardo. Intanto, porta in Italia il quiz «La ruota della fortuna», dell’americana Nbc. Prima valletta, Ylenia Carrisi. Televenditore nato, è ormai contesissimo dagli sponsor, che «ama» di un amore totalmente corrisposto. La tv commerciale è la sua religione.
1990. Conduce «Tris». Seguono «Bravo bravissimo» (1991), «Tutti per uno» (1992), «Festival italiano» (1993), «Viva Napoli» (1994). I telequiz non hanno più lo stesso seguito di un tempo o vanno ripensati, e Mike inizia a cambiare artisticamente pelle.
1994. Vittorio Emanuele di Savoia lo nomina «Commendatore di San Maurizio e San Lazzaro».
1997. Presenta il suo ultimo Sanremo, accanto a Piero Chiambretti e Valeria Marini. Con 53 anni di carriera alle spalle, entra nel Guinness dei primati come «Il più longevo conduttore tv».
2001. Con il Gabibbo e Antonella Mosetti conduce «Paperissima strprint». A 77 anni, partecipa a una spedizione al Polo Nord.
2003. Dopo un periodo di relativo silenzio, torna su Retequattro con il quiz «Genius». Diventa ufficialmente cittadino italiano dopo aver mantenuto per tutta la vita solo la cittadinanza Usa. «Per forza», commenta. «Pagavo il 45% di tasse in Italia, il 10% negli Stati Uniti e il 5% per la pensione. Se ne andava il 60% del mio reddito».
2004. A 80 anni, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi lo nomina Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.
2007. Torna brevemente in Rai per condurre «Miss Italia» con Loretta Goggi (un incontro, per la verità, burrascoso) e si reinventa una vita televisiva parallela accanto a Fiorello come testimonial negli spot di Libero/Infostrada. Allo Iulm di Milano riceve una laurea honoris causa in Scienze della comunicazione. Col figlio Nicolò pubblica la sua autobiografia, «La versione di Mike».
2009. Dopo una polemica con Mediaset per il mancato rinnovo del suo contratto, passa a Sky, dove negli ultimi tempi lavorava per ricominciare a quizzeggiare con «RiSkytutto».
Muore l'8 settembre in un hotel di Monte Carlo, dov'era in vacanza, stroncato da un infarto.