Il plasma però scarseggia, e il diffondersi di una rara malattia che trasforma tutti in bestiacce deformi spaventa l’ematologo Edward Dalton (Ethan Hawke), scienziato vampiro che pure da qualche anno, senza l’aiuto della dottoressa Tirone, cerca di disintossicarsi dal consumo di emoderivati, come i Sonohra. La trovatona potrebbe essere produrre un sangue artificiale che scongiuri l’estinzione della razza umana. A meno che non sopravvengano altre sorprese, sempre in agguato.
Truculento polpetton-thriller che non difetta quanto a ritmo, ma che non regala straordinarie emozioni. Qualche trovatina i fratelli Peter e Michael Spierig riescono a metterla in campo, ma non si va oltre l’ordinario. Abbastanza in parte lo spaesato belloccio Hawke, compensato dallo statico Willem Dafoe, che ha due espressioni: con i canini e senza. Se l’idea è quella di percorrere la strada di «Twilight», si tratta di un tentativo non riuscito. VOTO: 6.