Meno mattiniero del solito, in auto in giro per Cortina per sfuggire ai fotografi e alle troupes insieme all'amico fotografo (è il paradosso fiorelliano) Salvo La Fata, Fiorello a sorpresa gira un polemico clippino che neanche Vasco Rossi. Bersaglio Lucio Presta, uno tra i più potenti agenti italiani, che, oltre a essere l'eminenza grigia di Sanremo, ha in scuderia alcuni tra i più grandi dello spettacolo italiano. Gente del calibro di Paolo Bonolis e Roberto Benigni.
E' l'ultimo dell'anno, il tempo non è clemente ("Giornata di merda", sintetizza Fiore), ma partono gli auguri a tutti: "Auguri, buon anno, anche a Lucio Presta, che non ci caga mai. Manco lo vede il filmato, lui. Appena compare una cosa mia, manco la vede, chissà perché". Una frecciata ben precisa che - pur in modo scherzoso - sembra sottintendere rapporti piuttosto tesi tra i due. Perché trascurare Fiorello? Per snobismo o strategia? Che l'uomo di Augusta abbia voglia di cambiare aria, passando da Bibi Ballandi a Lucio Presta e l'agente in passato gli abbia risposto no o - peggio - non se lo sia filato?
E' l'ultimo dell'anno, il tempo non è clemente ("Giornata di merda", sintetizza Fiore), ma partono gli auguri a tutti: "Auguri, buon anno, anche a Lucio Presta, che non ci caga mai. Manco lo vede il filmato, lui. Appena compare una cosa mia, manco la vede, chissà perché". Una frecciata ben precisa che - pur in modo scherzoso - sembra sottintendere rapporti piuttosto tesi tra i due. Perché trascurare Fiorello? Per snobismo o strategia? Che l'uomo di Augusta abbia voglia di cambiare aria, passando da Bibi Ballandi a Lucio Presta e l'agente in passato gli abbia risposto no o - peggio - non se lo sia filato?